L'impiego dei bagni di cromatura risale agli anni 20, quando si scoprì la possibilità di realizzare un deposito galvanico servendosi di un bagno di acido cromico catalizzato per H2S04. L'utilità di questo procedimento è apparsa subito evidente ed ha portato vantaggi significativi in molte applicazioni pratiche: basti pensare che questo trattamento ha consentito di raddoppiare la durata dei clichès per la stampa di banconote.
La cromatura infatti conferisce particolari proprietà fisico-meccaniche alle superfici sulle quali è applicata, quali la resistenza all'usura e la durezza, la scorrevolezza e la resistenza alla corrosione e l'inossidabilità.
La resistenza all'usura è la principale caratteristica del cromo. Test comparativi sulla resistenza alla carta abrasiva hanno evidenziato che la superficie al cromo è 125 volte più resistente dell'argento e 10 volte più del nichel. |
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La scorrevolezza data dal riporto in cromo, nel caso di Onfalós favorita dalla preparazione preliminare della piastra, si rivela particolarmente importante per l'impiego a contatto con alimenti perchè sfavorisce l'occlusione di sostanze estranee. |
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La resistenza alla corrosione è data dalla proprietà del cromo di contrastare bene chimicamente le aggressioni di sostanze ossidanti (niente ruggine) e riducenti e della maggior parte degli acidi e degli alcali. L'antagonista del cromo è l'acido cloridrico e quindi bisogna evitare di utilizzare candeggina o derivati per la pulizia della piastra di Onfalós. |