di ROBERTA PETRONIO

La Mantia e Montefusco com'è glamour la cucina live

È il loro momento. I fornelli dell'alta cucina non bastano più a contenere la loro esuberanza: per dispensare piacere ai propri fan gli chef più acclamati creano in esterna, portando il verbo goloso direttamente tra i gourmet.

Filippo La Mantia ad esempio - già fotoreporter e premio Pulitzer nel 1982 - oggi estro culinario emergente ha un progetto di cucina che prevede per statuto il contatto con il pubblico. Ieri sera il food-performer siciliano di stanza da Trattoria al Pozzo delle Cornacchie, ha dunque preso possesso di una kitchen-unit dello Spazio Boffi Barberni per inaugurare il ciclo autunnale di Kitchen-Enology, degustazioni a numero chiuso di cucina d'autore e grandi vini.

Venti paste diverse cucinate live alla maniera di Filippo, senza aglio, cipolla e soffritti. Materia prima selezionatissima di Gragnano e Nola consigliata personalmente da Susanna Agnelli, esaltata dai condimenti: pesto di agrumi e pomodorini secchi, calamari fritti e chicche varie. E bagnata da vini siciliani Pianeta, omaggio alle radici dello chef. Nel grande showroom che si apre a sorpresa su un giardino interno verdissimo, dove convivono bagni e cucine ipertecnologici e funzionali, e il design ha già dato emozioni con le esibizioni del celebre chef di Labico Antonello Colonna, convergono architetti e arredatori, artisti e social capitolini chiamati da Francesca Romana Straffi. Tra loro Lorenzo e Federica Zichichi, Paolo e Maité Bulgari, Marcella De Donato, creatrice di gioielli e i principi Manfred e Vittoria Windisch-Graetz.

A conferma che l'haute cuisine dal vivo è una certezza più che una tendenza, da lkonos di Andrea Gigli in via dei Prati Fiscali, nelle stesse ore, lo chef napoletano Alfonso Montefusco, veterano del piccolo schermo, si cimentava con Onfalós, piastra di design che invita alla socialità e cuoce, alla perfezione e in leggerezza. Per la gioia delle  papille gustative di centinaia di ospiti, subito pronti cappelli di funghi e gamberoni con olio all'erbetta. Con il plauso del dottor Marco Coan, alimentarista dell'Università di Udine.